Stefania Craxi: il piacere della verità
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Oggi Affaritaliani.it spicca per la bella intervista a Stefania Craxi, candidata di Forza Italia nel Collegio uninominale di Monza e Brianza. In un video di pochi minuti un’analisi lucida e coraggiosa su passato e presente: un passato doloroso per la sua famiglia (e per tutto il Paese) e un presente disperatamente a corto di pensiero politico. Quel pensiero che di certo non mancava a Bettino Craxi e che lei porta in dote, ma con una visione di futuro libera e maturata in autonomia, sulla scena sconfortante di queste elezioni. Stefania Craxi parla chiaro, la voce e il sorriso sono miti, ma le sue risposte mettono a nudo perduranti ipocrisie e meschinità. Ma andiamo sul concreto. L’economia è a un punto morto perché non si genera sviluppo con un fisco che è una clava contro imprese e lavoratori. Parlare di attrarre investimenti stranieri senza mettere mano ad un costo del lavoro e, aggiungiamo noi, ad una burocrazia (e ai suoi capi!) che fiaccherebbero lo spirito di chiunque è una cosa scorretta, deviante, da profittatori. Invece si parla sempre d’altro: bonus, incentivi, inutili e miseri omaggi ad una platea che annaspa e si ingrandisce sempre più fino a lambire e ricomprendere oggi la media borghesia. Per non parlare della melassa sull’antifascismo quando ci avviamo ormai verso la fine del primo decennio del ventunesimo secolo! Non si vuole dire la verità. E questo vale anche per il rapporto sempre squilibrato, ma oggi davvero drammatico, con i partner stranieri. L’immagine simbolo della debolezza italiana è quella dei giovani disoccupati che emigrano, ma anche dell’inverno demografico, del deserto industriale, della dipendenza dei nostri sistemi di sicurezza e di difesa da tecnologie straniere. Ascoltare Stefania Craxi è per un momento come tornare a ragionare e frenare la pazza corsa verso il vuoto.
L’intervista: