Primo Maggio, chi ce la fa a sopportare tutta la retorica?
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Ce la farò, ce la faranno gli Italiani a sopportare ancora una volta tutta la melassa, tutta la retorica, tutte le inutili parole che ci propinano il Primo Maggio? Tutte le cerimonie riprese dai Tg? Tutte le balle che sentiamo da anni sul lavoro? Sui diritti? Chi ci sommerge di discorsi è responsabile del fatto che da anni il lavoro non c’è, che gli imprenditori sono massacrati di tasse e non assumono, che le Partite Iva sono invisibili come fantasmi dissanguati dallo Stato, che i ragazzi all’inizio dell’università si sentono sull’orlo dell’abisso invece all’alba di una vita piena. La colpa è proprio di chi urla dai palchi dei comizi, di chi ogni anno prende la parola nelle manifestazioni ufficiali (ma come fa?), di chi ci parla dalle Tv fingendo di essere dalla nostra parte, di chi, sindacati in primis, ha rovinato la scuola e messo in ginocchio le imprese. Basta! Il Primo Maggio almeno tacete. Non è una festa. Non lo è più.