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Milano

Pirellone, per la Sanità sale Zangrillo

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Da una parte c’è un super Assessorato regionale alla Sanità libero. Dall’altra un medico top con ottime referenze in politica. Naturale fare due più due. In Regione non si parla che di lui: Alberto Zangrillo. Il primario del San Raffaele ha tutte le carte in regola per arrivare all’Assessorato. E’ già inserito nella short list per fare da consulente alla fase di avvio della riforma, insieme a Giorgio Vittadini e a Rosario Bifulco. Ma Vittadini è impegnato con la Fondazione Sussidiarietà di CL e Bifulco è a capo di una multinazionale del farmaco, la Sorin e sarebbe in conflitto di interessi. Zangrillo è spesso citato come “il medico di Berlusconi”, ma non è questa la sola (né la principale) freccia al suo arco. A suo favore gioca un curriculum invidiabile, tra ricerca e pratica medica. Sua la rianimazione – miracolo del 15enne annegato in Maggio nel Naviglio, dopo anni di studio sul supporto al circolo e alla ventilazione. E’ membro del Consiglio superiore di Sanità, nominato dal Governo attraverso il ministro Lorenzin. Certo ci sono le inchieste sul San Raffaele, ma al momento non ci sono ostacoli giuridici. Ad oggi il suo è forse il solo nome in grado di sedare la rissa FI-Maroni, con la discussa minaccia di “sciopero” in Aula se il Presidente della Regione non restituirà l’assessorato a forzisti. C’è poi il fattore appeal: l’uomo è piuttosto giovane e piace, è simpatico, “buca”. Per alcuni è già Assessore. Vedremo.

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