Tutti i giorni gli Italiani esprimono opinioni e giudizi sul web, soprattutto via Fb. Spesso si supera il limite, si esagera. Diciamocelo, l’asticella della volgarità coi social si è abbassata non poco. Tuttavia siamo ormai vaccinati e a parte casi davvero gravi, mica ci scandalizziamo, e comunque non si torna indietro, la libertà di dire la nostra è sacrosanta. On line esprimiamo le nostre valutazioni anche politiche, votiamo per questo o quel leader nei sondaggi. E allora? Bene, oggi scopriamo che tutti possono farlo, tranne Renzi. Il sito a lui ricondotto, senzadime.it, è sul banco degli imputati. Ha pubblicato i nomi di chi è contro o a favore della trattativa coi 5 Stelle. Apriti cielo! Martina e i suoi si sono indignati: il sito è da chiudere! Il sito “classifica” (beh?) i componenti della Direzione Pd in base alle opinioni sul confronto coi grillini! Insomma siamo alla persecuzione: il sito è una “lista di proscrizione”. Risultato: al posto dei nomi di chi è pro o contro adesso c’è un lungo elenco di omissis. Solo che così è peggio. Viene un po’ da ridere a guardarlo. E’ la rappresentazione dell’ipocrisia e delle paure del Pd. Mah. Uno ascolta Renzi, e rimane quantomeno perplesso. Poi però ascolta i Martina, i Franceschini, i vari Zanda, con il loro moralismo insopportabile, e cavolo: era meglio Renzi. Omissis, omissis, omissis.
