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Cultura Milano

Milano underground, www.theimpossiblesociety.it

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Grandi occhi spalancati scrutano i passanti in piazza S.Eustorgio, dalle finestre nere di un seminterrato, a fianco della Basilica secolare. Serigrafati in nero, invitano e allo stesso tempo minacciano, sormontati da slogan: “Are you one of the choosen ones?” oppure: “In secret, we rise”. E’ la sede di The Impossible Society . Una sede non piccola: sono ben otto i doppi serramenti da cui si affaccia all’angolo tra la Piazza e Corso di Porta Ticinese (ingresso al civico 107). Parliamo di una realtà curiosissima che parte da una moda-mania dell’estate appena conclusa: le escape room. Si tratta di un gioco (per singoli o di gruppo), organizzato per lo più da studenti. Una stanza da cui uscire in 60 minuti, risolvendo una serie di prove come enigmi, quiz, rompicapo o lucchetti da aprire con l’ingegno. Prima di questa, ne sono spuntate altre. Una delle più note in città è stata aperta dai 24enni Giulio Galbusera e Paola Fumagalli, laureati in Ingegneria e Psicologia. Tantissime le prenotazioni per mettersi alla prova, soprattutto tra gruppi di colleghi, che si divertono a replicare le dinamiche da ufficio. Pochi riescono a “fuggire” dalla stanza. I perdenti vengono ovviamente liberati, ma escono a occhi bassi. Qui però è diverso. Anche Impossible Society è una escape, ma è anche qualcosa in più, perché al gioco si aggiunge la suggestione esoterico-massonica, con tutta la simbologia della società segreta. Gli organizzatori (anonimi) promettono che usciti dalla stanza, non si torna alla vita di prima: si entra in una comunità di menti superiori, in grado di esplorare la mente umana e dilatarne le potenzialità. Una comunità con radici che – si legge – risalgono agli studi di Paracelso. Sul loro sito www.theimpossiblesociety.it , c’è persino il Decalogo. Il quarto comandamento recita: “L’appartenenza alla Società dura tutta la vita. Non è ammesso, in nessun caso, l’abbandono della Società da parte di nessun membro”. Un gioco? Quasi certamente, ma ben congegnato e sicuramente attrattivo. Per menti ludiche, ma anche per menti suggestionabili. L’alone di mistero c’è, e che all’ombra di una basilica che ospita le reliquie dei Magi d’Oriente fa il suo bell’effetto. E’ il segno di una Milano sempre più in linea con le tendenze giovanili che spopolano a New York o a Berlino, che per ora convivono con la tradizione. In Piazza Sant’Eustorgio, nello stesso palazzo, puoi iscrivere tuo figlio al Catechismo, o diventare membro di una società segreta. Are you one of the choosen ones?

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