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Cultura Milano

Libro, Milano perde il derby con Torino

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Un flop. Ammorbidito da parole vellutate, ma pur sempre un flop. La fiera del libro di Milano, fortemente voluta dalla Giunta di sinistra, non regge il confronto col Salone del Libro di Torino. Una rivincita per la manifestazione torinese, dopo quello che era stato vissuto come uno scippo da parte di Milano. Nessuna dichiarazione ostile da parte degli organizzatori del Salone. Ma l’orgoglio e la soddisfazione erano palpabili al momento del bilancio finale. Del resto i risultati sono stati da record: oltre 144 mila visitatori, più i 26 mila e passa del Salone Off. Aver voluto per forza fare un doppione sotto la Madonnina è stato un errore. E ha fatto fare una brutta figura a Milano, che non è seconda a nessuno in fatto di fiere ed eventi. Inutile che l’assessore alla Cultura Del Corno adesso cerchi di buttare acqua sul fuoco. “Il derby non fa bene a nessuno”, così ha detto in una intervista. Già, ma il derby l’aveva voluto lui. Solo che ha perso. E con lui ha perso Milano. Adesso si rifletta bene sul da farsi. Cancellare “Tempo di Libri”, la kermesse milanese? Del Corno insiste: “La governance di Torino è pubblica, qual è il futuro del Salone date le possibilità delle risorse pubbliche”? Sembra un avvertimento (peraltro a sproposito, perché una cosa è la governance, un’altra sono i finanziamenti). In ogni caso la fortuna di una manifestazione la fa il gradimento della gente. E alla gente Torino piace. Gli stessi Milanesi forse non hanno apprezzato il borseggio a danno del capoluogo torinese. Un gesto inutile, improduttivo. A una sola cosa è servito: a rilanciare il caro vecchio Salone del Libro di Torino.

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