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La moda si affida al digitale

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Milano Digital Fashion Week: a mali estremi, estremi rimedi. La moda non può sfilare dal vivo causa coronavirus? Facciamola sfilare on line. Una sfida da capogiro, una scialuppa di salvataggio a cui si aggrappa il made in Italy in questo momento da incubo. Dal 14 al 17 luglio la moda italiana si gioca il tutto per tutto con l’evento dedicato alle collezioni uomo e donna per la primavera-estate 2021. A trasmettere l’evento saranno i canali digitali della Camera della Nazionale della Moda.

L’idea si è concretizzata sulla scia di China, we are with you che nel febbraio scorso, in piena emergenza sanitaria a Wuhan e agli albori della pandemia in Italia, ha consentito a milioni di persone di assistere in remoto alla Milano Moda Donna per l’autunno-inverno 2021.

I creativi italiani non si arrendono, anche se Armani non ci sarà a luglio e se Parigi ha lanciato la controffensiva anticipando di qualche giorno l’evento italiano con le sue passerelle digitali.

Intanto i numeri parlano di una crisi mai vista, che colpisce soprattutto la Lombardia, cuore del settore tessile, moda, abbigliamento, e in particolare Milano, stella del fashion e dello shopping. Ci sono le grandi case di moda, ma anche le fabbriche, i laboratori artigianali e poi i negozi esclusivi, i centri commerciali, gli showroom e ancora le fiere dedicate agli accessori, cancellate chissà per quanto tempo, fino ad arrivare alle agenzie, agli uffici stampa. Un indotto da capogiro. Le vendite mancate, secondo Il Sole 24 Ore, incideranno del 30% sul fatturato di quest’anno e le conseguenze si trascineranno fino a tutto il 2021.

La speranza ha i contorni sfumati delle immagini sugli schermi di tablet e smartphone, ma l’Italia quando vuole ha una forza che non ti aspetti. La moda è un sogno, si riuscirà a renderlo reale nel mondo virtuale?

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