Don Mazzi: il renziano che non ti aspetti
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Giuliano e don Antonio: una coppia inossidabile davanti a flash e telecamere negli ultimi quattro anni. Il sacerdote fondatore della Comunità Exodus, molto noto in tutto il Paese, ha a Milano il quartier generale delle diverse attività sociali di cui si occupa. Al parco Lambro c’è la sede principale di Exodus. Tossicodipendenza,ascolto, sostegno, recupero, educazione: da trentun’anni una presenza di prim’ordine del welfare ambrosiano e nazionale. Ma don Mazzi è molto più di questo: un’icona mediatica, un simbolo, una voce che cattura l’attenzione e si pronuncia sui temi e sui casi del momento. A tutti gli effetti, un vip. Costantemente al fianco di Pisapia. Fino a ieri: perché da don Mazzi sono arrivati uno dopo l’altro espliciti endorsement pro-Renzi. Dello scorso maggio è la sua lettera di elogio al premier: “Caro Renzi, hai sconfitto la burocrazia”. In luglio una legnata inattesa contro Majorino: “Non vale nulla”. E di oggi i rumors plurimi e concordi che lo danno schierato per Sala – Renzi nelle prossime primarie. “Renzi è l’uomo migliore che abbiamo oggi. Dobbiamo stringerci a lui”, aveva detto ai giornalisti don Mazzi a margine dell’ultima assemblea nazionale Pd organizzata all’Expo. Detto, fatto.