Arriva il Papa! Politica in (inutile) fermento
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Oggi una notizia telegrafica ha solcato come un fulmine il cielo della politica milanese. Papa Francesco sarà a Milano in visita pastorale il 7 maggio prossimo. L’annuncio è confermato dalla Diocesi milanese e domani mattina sarà ufficializzato dal cardinale Scola in Duomo. Subito dopo la lieta novella della visita papale, a catalizzare l’attenzione del mondo politico è stata la data. Il 7 maggio, proprio alla vigilia delle elezioni comunali. Cosa vorrà dire? Quale influenza potrà avere sulla scelta del prossimo Sindaco questa toccata e fuga del Pontefice? La politica si interroga freneticamente. Del resto si tratta di un Papa molto ascoltato, capace di determinare qualsiasi cambiamento. Forse dirà una parola decisiva sull’integrazione, auspicano a sinistra. Certo si pronuncerà a favore della famiglia, confidano a destra. Mentre tra i cinquestelle si scommette sul fattore sobrietà. C’è chi spera e chi si dispera. Ansia e scompiglio, ma anche fermento positivo. La politica un po’ in disarmo si attacca al Papa. E’ già partito il toto-predica: sarà a favore del centrodestra, del centrosinistra o dell’antipolitica? Leggeremo da qui al 7 maggio dichiarazioni e commenti che tireranno la veste bianca di qua e di là. State tranquilli, non cambia nulla. Ciò che farà o dirà il Santo Padre non sposterà un voto, nemmeno uno. Per il semplice fatto che papa Francesco non si farà rinchiudere in schemi elettorali. E così facendo celebrerà la libertà di ciascuno. Ognuno si goda serenamente l’incontro con Francesco e non pensi alla politica. Per un giorno la campagna elettorale può attendere.