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Milano

Di chi è la Piscina Caimi?

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Oggi il Sindaco Pisapia presenta la stagione del Franco Parenti, insieme ad André Ruth Shammah, anima dello storico teatro milanese. Non un evento qualsiasi, perché il Teatro si è fatto promotore di un progetto molto particolare: il recupero della Piscina Caimi, una splendido impianto anni Trenta con doppia vasca, giardino, spogliatoi, firmato da Lorenzo Secchi. Con la Ponzio e la Cozzi un gioiello a metà tra il classicismo e il razionalismo, da sempre parte del patrimonio pubblico della città. Il progetto è stato fortemente voluto dall’Amministrazione comunale e dal Teatro, che si è assicurato l’uso di uno spazio eccezionale (senza dubbio la piscina più bella della città, in zona centralissima) di proprietà del Comune di Milano per i prossimi 25 anni attraverso la Fondazione Pierlombardo, che finanzia il recupero della piscina. La Fondazione, dopo la stipula di un Protocollo di Intesa, ha acceso un mutuo con Banca Prossima per il finanziamento dei lavori. Dovrebbero poi aggiungersi 1 milione e 400 mila euro di finanziamento ministeriale. Grande l’entusiasmo del Sindaco alla presentazione del progetto lo scorso anno. Piena soddisfazione anche per il Teatro, che diventa uno spazio multifuzionale. Ma le polemiche non mancano: la Caimi non era dei milanesi? I residenti rinnovano la domanda, e protestano per il previsto aumento delle tariffe, per la limitazione della tariffa comunale ai giorni feriali e solo dalle 14, e per la pedana – solarium che occuperà un quarto della vasca. Certo, la Piscina era in degrado, ma la riqualificazione avrebbe potuto essere affidata a Milanosport: difficile in effetti  che un impianto del genere non potesse risultare redditizio anche rimanendo pubblico. Secondo molti residenti, un vero e proprio regalo al Parenti. L’Assessore Bisconti taglia corto: “Chi investe deve rientrare nelle spese”. Rifondazione – Comunisti Italiani aveva invocato dopo la vittoria del 2011 un progetto popolare, con la partecipazione della cittadinanza, per la restituzione ai cittadini della storica piscina. “Il vento è cambiato!” annunciava il volantino (vedi foto). Forse il vento ha tirato dritto. Ma la domanda rimane, e rischia di creare molte difficoltà all’Amministrazione sotto elezioni: di chi è la Caimi?

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