Buona Scuola, Caporetto a Milano
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Come anticipato da Alert la Buona Scuola a Milano è partita male. Malissimo. Le segnalazioni arrivano da tutta la città, anche perché più di un Preside ha preso carta e penna e ha scritto ai genitori: “Scusate il caos, non è colpa mia ma del Governo”. Da Niguarda al Gratosoglio, dal Gallaratese a Città Studi passando per le scuole del centro, è debacle completa. La procedura di nomina su scala nazionale ha tolto ai Presidi la possibilità di nominare i supplenti con le graduatorie di Istituto. Molti insegnanti vengono “scalzati” da colleghi nominati da Roma. E conclusa questa fase con migliaia di balletti in cattedra, ci sarà la “fase C”, con ulteriori scambi e sostituzioni. Di più: il Preside (ma non aveva i “superpoteri”?) non può più nominare i supplenti per il primo giorno di assenza. Non può più nominare bidelli sostitutivi degli assenti. Risultato: altre cattedre vuote, decine di scuole già sudicie e ingressi / uscite senza sorveglianza. Milano è la città che paga il prezzo più alto, dato l’alto numero di posti vacanti. Di chi la colpa? Delle misure governative o – come si sussurra in ambienti renziani – dell’ostruzionismo di uffici e scuole? Quale che sia la risposta, la politica è in fibrillazione, perché il PD ci ha messo la faccia. E per ora sono solo sberle.