Religioni, se la pastora parla arabo
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Via Gola, 17 Milano. E’ l’indirizzo giusto per chi cerca l’insolito, con un po’ di mistero. L’edificio è nel cuore di uno degli storici quartieri ALER di Milano, proprio dietro la Darsena, regina del rinascimento milanese. Vie difficili, vie di convivenza costruita a fatica. Storie di contaminazione, a volte di violenza e degrado. Al numero 17, sopra i citofoni sfondati, campeggiano due targhe: “Chiesa Cristiana Evangelica” e “Associazione per la Salvezza delle Anime”. Le anime, informa la targa, vengono salvate la domenica alle ore 16.30. Il tutto in doppia lingua: italiano e arabo. Sì, arabo. In Via Gola si celebra un’esplosione di mistura: la pastora parla arabo. E anche i fedeli. Ne incontriamo uno che rimane anonimo, ma ci spiega che la Chiesa evangelica araba è molto attiva, e comunica con i fedeli attraverso il network “Creactio” e il sito www.ioti.it. Si tratta di una autentica rete mondiale di mediacare al servizio delle realtà evangeliche. Cliccare per credere. Siamo di fronte a veri avamposti della contaminazione culturale, probabilmente alle avvisaglie di un futuro imminente. Cose che si vedono a New York, a Londra. E a Milano, in Via Gola, al civico 17.