Dergano, emergenza palazzine liberty

Municipio 9, isolato tra Viale Jenner e Via Guerzoni. Una protezione di lamiere avvolge alcune antiche palazzine liberty. Gli edifici cadono a pezzi tra topi e rifiuti. Si tratta di un vecchio sanatorio, l’Ospedale Agostino Bassi, messo in piedi nella Milano pre-unitaria per fronteggiare l’epidemia di vaiolo del 1833. Le quattro palazzine generano altrettanto sfacelo nel territorio circostante: sporcizia, abbandono, balordi che bivaccano. Difficile abitare da quelle parti. La stampa cittadina si è occupata del caso con alcuni articoli (Il Giorno, Il Giornale). Tutti richiamano il glorioso passato delle palazzine, il loro valore artistico, le possibilità di rigenerazione sfumata. Solo uno dei quattro edifici è stato ristrutturato ed ospita ambulatori medici ASL. Nelle ultime settimane ASL Lombardia, proprietaria del complesso, e il Politecnico di Milano hanno dato segnali di attenzione presentando progetti di recupero e riutilizzo ed enumerando una serie di possibilità (usi sociali e ricreativi, spazi per il welfare e l’associazionismo di quartiere). Anche il Municipio 9, con l’assessore all’Urbanistica Raffaele Todaro, si è rallegrato della ripresa di attenzione. Confortante. Eppure qualcosa lascia perplessi: i residenti non denunciano una semplice situazione di vuoto urbanistico, ma una vera emergenza. Pantegane, microdelinquenza, rifiuti, miasmi. La risposta delle istituzioni – dalla ASL al Comune, sembra accademica e a lungo termine. Si discetta di usi futuri, si inquadra il problema nello sviluppo decennale del quartiere, legando il tutto al riuso di tutta l’area ex industriale che va da viale Jenner alla Goccia in Bovisa. Ma qui intanto è il caos. E’ bene che la risposta sia rapida e passi da procedure di emergenza, non solo della progettazione decennale. Milano è inondata in questi piani di recupero e rigenerazione a medio e lungo termine, ma in tanti casi la tempistica stride con le urgenze reali. In attesa del meglio, facciamo almeno il bene. Chi ascolta i residenti?